Per la festa degli innamorati abbiamo deciso di omaggiare i nostri clienti con un dolce pensiero.
Una piccola fialetta di vetro che racchiude al suo interno, oltre ad una pergamena, dei semi di fiori a sorpresa da piantare insieme al proprio innamorato come simbolo dell’amore che nasce e giorno per giorno va curato e amato.
Perché quando ci si ama si festeggia San Valentino?
Te lo raccontiamo noi dell‘Agriservice:
PREMESSE STORICHE
La Chiesa cattolica, intorno al V secolo, cercò di metter fine al rito pagano per la fertilità. Fin dal IV secolo a.C. infatti, i romani pagani rendevano omaggio al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo dio venivano messi in un’urna e mescolati.
Un bambino (una sorta di Cupido) poi sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto insieme. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato il rito con altre coppie.
La Chiesa, per rimpiazzare questo rito, trovò così un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima a Roma, il 14 febbraio del 270 d.C per ordine dell’imperatore Aureliano (anche se studi più recenti tendono a spostare la data della morte intorno alla metà del IV secolo). Il suo nome era Valentino di Interamna (ora Terni).
Il vescovo Valentino venne dunque scelto nel 496 d.C da papa Gelasio I per rimpiazzare il pagano dio Lupercus.
Ma perché fu proprio il vescovo Valentino a divenire Santo patrono degli innamorati?
TRA STORIA E MITO
La prima traccia di questo Valentino di Terni compare nel Martyrologium Hieronymianum, il più antico elenco di martiri cristiani, attribuito a San Gerolamo, ma le leggende su questa figura sono tante.
La principale riguarda la cosiddetta rosa della conciliazione.
Secondo la leggenda, infatti, San Valentino, udendo litigare due fidanzati vicino al suo giardino, andò loro incontro sorridendo con una rosa in mano. La pace fu fatta!
La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese. Svelata così anche la tradizione di regalare rose a San Valentino.
Un’altra leggenda riguarda il matrimonio tra la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino che fu causa del martirio del santo. Lei era molto malata e su preghiera dell’innamorato il vescovo li unì in matrimonio prima che la povera Serapia spirasse: come in Romeo e Giulietta!